percorsi di luce
Mercoledi 9 settembre alla Triennale di Milano – Sala Lab il corso per avvicinare gli uditori al concetto di luce in architettura non solo come aggiunta di design, bensì come materiale concreto da utilizzarsi al pari di una materia tangibile.
Corso di aggiornamento professionale
Triennale di Milano, Sala Lab – Milano
09 settembre 2015 – 09.00-18.00
Il corso
Wallace Sstevens provocava l’architetto chiedendo: “Il tuo edificio che fetta di sole possiede?”
Nonostante i grandi passi avanti della tecnologia, in nessun caso una luce artificiale può suscitare stati d’animo sfumati e articolati quali quelli prodotti dalla luce naturale in particolari momenti della giornata o nel susseguirsi delle varie stagioni. L’ombra che deriva da una luce artificiale è fissa e rigida. Proprio l’ombra, che in occidente consideriamo come assenza d’illuminazione è in realtà la misura della luce per l’oriente e l’estremo oriente. La luce comanda sull’ombra, ma questa è in grado di disubbidirle e imporre la sua dittatura. Spesso trasparente – forse più della luce stessa – ha colore, suono, odore.
Gli studi sull’illuminazione artificiale hanno recentemente (dopo il 1962) rivoluzionato il concetto di luce, fin qui generata da materiali e sostanze incandescenti, cambiando completamente strada nella ricerca ora orientata, attraverso l’elettronica, a produrre luce mediante le proprietà ottiche di alcuni materiali semiconduttori in grado di generare fotoni attraverso il fenomeno dell’emissione spontanea.
Il LED (light emitting diode) è un dispositivo optometrico i cui vantaggi rispetto ai sistemi tradizionali sono innumerevoli, tra questi, oltre alla durata di funzionamento: il basso consumo, la sicurezza, i colori saturi, la luce pulita priva di IR e UV, l’assenza di mercurio, l’insensibilità a vibrazioni e umidità.
Obiettivi del convegno quelli di avvicinare gli uditori al concetto di luce in architettura non solo come aggiunta di design, bensì come materiale concreto da utilizzarsi al pari di una materia tangibile.