l’estetica in architettura | ciclo di incontri
«Come può l’architetto conciliare estetica e contenuti affinché il processo di trasformazione di comportamenti e stili di vita risulti più efficace? Ne parleremo al ciclo di conferenze organizzate da Scuola Permanente dell’Abitare dal 23 al 27 luglio in Toscana».
Dal 23 al 27 luglio 2018 | 19 CFP
Lunedì 23 luglio | L’estetica come linguaggio della cultura
L’estetica è la ricerca di un modo per rappresentare significati. È una pratica culturale necessaria alla definizione di una identità personale e collettiva. È quell’insieme di forme espressive, condizionate da bisogno, desiderio, sensibilità, senso economico e simbolico che caratterizzano l’individuo, le sue relazioni e lo spazio sociale che lui vive.
Intervengono Dott. Cristina Muccioli, Dott. Roberto Tagliaferri, Rodolfo Lacquaniti, Franca Marini
Martedì 24 luglio 2018 | Estetica come anestesia dell’architettura
L’estetizzazione dell’architettura comporta la rimozione di ogni preoccupazione sociale, economica e politica, il “drenaggio” di ogni dimensione disturbante. In questo processo i contenuti politici e sociali sono fagocitati e negati, e la seduzione dell’immagine opera contro qualsiasi impegno sociale, anche implicito. L’estetica dell’architettura diventa così l’anestesia dell’architettura.
Intervengono Dott. Franco Farinelli, Arch. Carlo Pozzi, Dott. Giandomenico Amendola, Arch. Enzo Fiammetta
Giovedì 26 luglio | L’estetica della giustizia sociale
L’architetto può modificare lo spazio che sta attorno all’uomo trasformandolo affinché custodisca e protegga non solo la felicità del corpo, ma soprattutto la felicità mentale dell’uomo la cui principale minaccia è la perdita della dignità.
MATTINO: visite guidate al Forum Fondazione Bertarelli, alla Cantina biodinamica di Collemassari e al Monastero di Siloe con l’Arch. Edoardo Milesi
POMERIGGIO: lezioni con Dott. Stefano Steffenoni, Dott. Marco Giommoni, Dott. Marco D’Eramo, Dott. Paolo Cantoresi
Venerdì 27 luglio | L’estetica al tempo dei romani
I grandi monumenti lasciatici dagli antichi romani avevano principalmente lo scopo di risolvere, arginare, controllare problematiche ambientali (acquedotti, porti, strade, infrastrutture) e sociali (teatri, circhi, piazze).
Intervengono Arch. Michele Manigrasso, Dott. Stefano Campana, Dott. Carlo Citter