terra, ambiente e agricoltura a Montalcino | modulo 1 | capire il suolo e la sua fertilità
Giovedì 14 novembre 2019, Scuola Permanente dell’Abitare e Comitato Montalcino BIO con Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali della Provincia di Siena, con la collaborazione di Vitenova, ospita un convegno sulla fertilità biologica del terreno, inteso come lo studio del suolo, della sua fertilità e della sua conservazione, presso OCRA Montalcino.
Modulo 1
Capire il suolo e la sua fertilità
per conoscere e valutare al meglio la vita del terreno e dei suoi componenti
Giovedì 14 novembre 2019 dalle ore 08.30
Il suolo è costituito da un insieme complesso di microrganismi differenti che ne definiscono la biodiversità. La giornata di studio offre una panoramica e un approfondimento sulle varietà dei diversi terreni, delle loro caratteristiche fisiche, chimiche e biologiche. Grazie alla presenza di rinomati esperti del settore agroalimentare, verranno forniti gli strumenti per leggere criticamente gli studi del settore relativi alle analisi del suolo e agli indicatori della fertilità. Gli ospiti, operatori del settore e non, potranno intervenire e confrontare le proprie esperienze, i propri dubbi e le curiosità con la conoscenza approfondita e con l’esperienza degli tecnici presenti.
Programma
Ore 08.30 Registrazione partecipanti per iscrizioni
Ore 09.00 Presentazione generale e presentazione degli incontri invernali
Ore 09.15 Anna Benedetti, dirigente CREA (Consiglio per la Ricerca in agricoltura e l’analisi
dell’Economia Agraria): Il suolo, la fertilità e la sua conservazione.
Ore 10.15 Stefano Zaninotti, VITENOVA: Esperienza agronomica nello
studio dei suoli vitati e del loro rapporto con la pianta
Ore 11:00 Pausa caffè
Ore 11:15 Alessio Neri, tecnico agronomo Tenuta dell’Ornellaia – Masseto:
Testimonianza aziendale.
Ore 12:15 Walter Zamuner, agricoltore e fondatore azienda Zafferano di San Quirino (PN):
Una storia imprenditoriale di successo: la coltivazione del Crocus per
lo Zafferano
Ore 13:00 Dibattito
Ore 13.30 Light lunch. Degustazione di vini e prodotti tipici*
Ore 13.00 Apertura del mercato BIO nel chiostro di Sant’Agostino
*La partecipazione al convegno è gratuita. Si chiede un contributo di € 12 per partecipare al light lunch, da pagare direttamente al momento dell’iscrizione al convegno.
Sintesi interventi
di Anna Benedetti
Nel suolo troviamo il 95% della biodiversità del pianeta in termini di organismi viventi, un quarto delle specie. Lì vivono moltissime specie di organismi: archea, batteri, protisti, tardigradi, rotiferi, nematodi, acari, collemboli, vermi, macroartropodi, piccoli mammiferi ai quali vanno aggiunti funghi, licheni e radici delle piante. Più un ambiente è ricco di biodiversità e più è stabile e resistente a pressioni negative provenienti dall’esterno. Infatti qualora dovessero intervenire delle condizioni ostili o letali per alcune specie ne subentrerebbero altre a garantire il funzionamento dell’ecosistema. Senza l’azione incessante degli organismi del suolo che trasformano la sostanza organica nuovamente in elementi minerali da rimettere nel ciclo della vita saremmo sommersi da rifiuti e l’uomo non sarebbe in grado di sopravvivere sulla Terra non essendo in grado di sintetizzare cibo dagli elementi come invece fanno le piante. In questo intervento verrà focalizzata l’attenzione sulla fertilità biologica, ossia sui processi e sui servizi ecosistemici che legano le funzioni del suolo alla popolazione di organismi che in esso vivono. Verranno descritti i principali parametri caratterizzanti questo aspetto e l’influenza che la diversità della comunità microbica del suolo (biodiversità) può rivestire nei confronti della qualità delle produzioni con particolare riguardo alla vite. Verranno fornite delle indicazioni rispetto a potenziali indicatori di fertilità biologica.
di Stefano Zaninotti
Non sempre un’analisi del terreno soddisfa il bisogno e la curiosità del viticoltore; forse il linguaggio “chimico” dei parametri analizzati, e la difficoltà di valutare un “quadro d’insieme”, spesso sono i motivi della “rinuncia” ad approfondire e utilizzare le analisi del suolo definite “fisiche e chimiche”. E in quel momento soddisfano quindi solo un’esigenza di legge. Poi ci sono le analisi “Biologiche”, innovative e fondamentali, per interpretare la vera potenzialità di un terreno; nell’intervento in oggetto, si prenderanno in considerazione le principali “chiavi di lettura” per rendere ogni analisi utile a migliorare il rapporto del suolo con la pianta. Per fare questo, saranno anche valutati i modi con cui si possono “leggere” i rapporti tra suolo, vite e uva. Saranno portati esempi pratici di studio, dell’operatività conseguente e dei risultati ottenuti.
Ai due interventi principali seguono testimonianze aziendali:
di Alessio Neri
La qualità dei vini di Tenuta dell’Ornellaia – Masseto è anche derivata dalla conoscenza e ottimizzazione delle pratiche agronomiche sul terreno. Da oltre un decennio prosegue lo studio ed il monitoraggio di molti vigneti della Tenuta, utilizzando osservazioni, analisi del suolo ed analisi biologiche. Si monitora e si valuta anche il comportamento del singolo vigneto, nei confronti degli altri, ma anche lo stesso vigneto nelle diverse annate. Le scelte agronomiche, quindi, sono sempre supportate da dati e osservazioni che hanno portato le vigne ad essere “resilienti”, nei confronti delle malattie e dell’andamento climatico. Ornellaia è un’azienda estremamente dinamica ed in continuo fermento, ogni anno ci sono nuovi progetti e nuove sfide da affrontare che rendono l’attività lavorativa stimolante sia professionalmente che umanamente. Il confronto continuo e costante con colleghi, consulenti, produttori, Università ed istituti di ricerca gli ha consentito di accrescere enormemente il suo background tecnico culturale permettendoglii di interpretare ed esaltare al meglio le peculiarità e le potenzialità produttive del nostro territorio e di ogni singola parcella aziendale. La qualità senza compromessi e la sostenibilità sia in ambito ambientale che economico che sociale sono il faro che guidano giornalmente la sua attività lavorativa.
di Walter Zamuner
Walter Zamuner è il primo agricoltore che ha sperimentato la coltivazione dello zafferano in Friuli Venezia Giulia. Un processo in parte meccanizzato con l’agricoltura di precisione a guida satellitare, in parte affidato alla cura e all’attenzione umana, che porta alla produzione di questa spezia pregiata, nel rispetto dell’ambiente e delle linee guida del biologico. Una storia imprenditoriale di sperimentazione e innovazione, che ha permesso di coniugare sensibilità verso la natura, apertura alle nuove tecnologie e valorizzazione del territorio, attraverso un lavoro in rete con produttori locali e chef che scelgono di abbinare in modo creativo i prodotti della zona con lo Zafferano San Quirino.
Chi è | Anna Benedetti
Anna Benedetti, nata a Roma il 18 maggio 1956 ed ivi residente, è laureata in Scienze Biologiche e presta la sua attività di servizio presso il CREA con la qualifica di Dirigente di Ricerca. Dal luglio 2009 a giugno 2017 Direttore del Centro di Ricerca per lo Studio delle Relazioni tra pianta e Suolo prima, Agricoltura e Ambiente successivamente. Da settembre 2017 Delegato scientifico del Presidente del CREA e coordinatore della Segreteria Tecnica della Presidenza. Dal mese di maggio 2019 delegato scientifico del Commissario straordinario del CREA. E’ stata dal 1997 al 2003 chairperson dell’Azione Cost 831. Referee di riviste scientifiche internazionali e nazionali partecipa come esperto o delegato nazionale a numerosi gruppi di lavoro, commissioni tecniche e comitati presso organizzazioni sia internazionali che nazionali. In particolare esperto della Commissione Tecnico-Consultiva per la difesa delle piante (D.L. 75/2010), National Focal Point per la Global Soil Partnership della FAO. Referente per il CREA nel GdL componente scientifica Terra dei Fuochi. Esperto tavolo tecnico recepimento direttive rifiuti presso il Ministero dell’Ambiente, Territorio e del Mare.
Chi è | Stefano Zaninotti
Stefano Zaninotti è nato il 27 Marzo 1972 a Udine ed ivi residente. E’ laureato in Scienze Agrarie all’Università di Udine con specializzazione in enologia e viticoltura. Dal 2008 è socio fondatore di Vitenova Vine Wellness, consulente per lo sviluppo di temi agronomici e ambientali per le aziende vitivinicole del Centro e Nord Italia. In particolare, ha elaborato e proposto soluzioni per la gestione della fertilità biologica del terreno, dell’ambiente botanico ed entomologico dei vigneti. Ha interagito con la parte agronomica ed enologica delle aziende produttrici di vino, per ottimizzare tutte le fasi che portano l’uva dal vigneto alla cantina, fino a fine fermentazione. Dal 2018 è Amministratore Unico della società Vitenova srl e continua ad occuparsi di consulenze aziendali in aziende vitivinicole ed associazioni di produttori, prestando particolare attenzione verso la biodiversità dell’ambiente vigneto e interazioni tra terreno, vite, uva e vino.
Chi è | Alessio Neri
Alessio Neri è nato a Livorno nel 1976 e risiede a Pomarance in provincia di Pisa. Da sempre appassionato di vino natura, e campagna si iscrive alla facoltà di Scienze e Tecnologie agrarie dell’Università di Pisa dove si laurea nel 2002 con una tesi sperimentale sul controllo meccanico delle infestanti rel. Prof. Michele Raffaelli. A fine 2002 sostiene l’esame abilitativo per l’esercizio della libera professione e si iscrive all’albo dei Dottori Agronomi Forestali di Pisa. Da subito inizia a collaborare con uno studio associato occupandosi di assistenza tecnica per le aziende agricole e di perizie per i tribunali. Ad Agosto 2003 la sua grande passione per il vino e la voglia di vivere a stretto contatto con il vigneto osservando tutte le diverse dinamiche naturali lo portano a fare la sua prima esperienza lavorativa presso l’azienda agricola Tua Rita a Suvereto. Collabora con lo staff aziendale durante tutto lo svolgimento della vendemmia occupandosi sia delle operazioni in vigna che in cantina. Ad inizio 2004 inizia la sua attività lavorativa presso l’azienda Agricola Ornellaia a Bolgheri, inizialmente come coordinatore delle squadre che operano in vigna. Nel tempo il suo ruolo in azienda si è consolidato e ad oggi ricopre il ruolo di Agronomo Aziendale. Si occupa, in stretta collaborazione con tutto lo staff tecnico di coordinare e pianificare tutte le attività produttive in ambito agricolo. Dal 2005 è sommelier Fisar di 3° livello. Dal 2017 è membro del Comitato di Indirizzo per il Corso di Laurea in Viticoltura ed Enologia dell’Università di Pisa. In veste di rappresentante delle aziende è impegnato a rafforzare i rapporti di collaborazione tra il Corso di studio ed il mondo del vino negli ambiti della didattica, della ricerca e della promozione del settore per formare tecnici preparati e pronti a raccogliere le nuove sfide che le aziende ed il mercato richiedono.
Chi è | Walter Zamuner
Walter Zamuner è nato nel 1983 e cresciuto a San Quirino, un piccolo comune situato nel Friuli – Venezia Giulia. E’ da sempre un Agricoltore di questo paese e dal 2010 ha sperimentato la coltivazione di zafferano in Friuli. Nel 2011 ha iniziato ufficialmente la produzione, applicando tecniche innovative e modernizzando la coltivazione e da subito ha notato che ogni anno aveva una crescita nelle richieste del suo prodotto. Nel 2014 ha vinto il premio nazionale della “Bandiera verde agricoltura”. Oltre ad essere pioniere nella coltivazione dello zafferano, con il quale negli ultimi anni ha aumentato il numero di cormi di zafferano, ha anche ingrandito gli alveari di api e ultimamente sta sperimentando anche la coltivazione di grani antichi.
Modulo 1 | CAPIRE IL SUOLO E LA SUA FERTILITA’
Giovedì 14 novembre 2019 dalle 08.30 alle 13.00
Ingresso libero – E’ richiesto un contributo di €12 per partecipare al light lunch.
MERCATO BIO NEL CHIOSTRO
OCRA – Officina Creativa dell’Abitare
Via Boldrini 4, Complesso di Sant’Agostino – Montalcino (SI)
+39 0577 847 065 | montalcinobio@gmail.com