riqualificazione urbana
di montalcino
montalcino (si) 2012
Il progetto di sviluppo e rilancio turistico per la città di Montalcino si basa principalmente sulla valorizzazione dei beni culturali nonché del patrimonio edilizio esistente. Lo studio di fattibilità urbanistica, legato anche al restauro della chiesa di Sant’Agostino, si sviluppa a partire dall’analisi di quelle criticità che impediscono al capoluogo del territorio che produce uno dei migliori vini al mondo di procurarsi l’auspicata appetibilità turistica. Si pensa alla città non come un insieme di diversi “sistemi funzionali” bensì costituita da un’infinita sovrapposizione di funzioni anche in conflitto fra di loro.
- © archivio archos
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Per innescare nuove logiche urbane gli spazi nei quali investire sono quelli in grado di coinvolgere diverse età, generazioni, culture, professionalità, mestieri, abilità nell'agricoltura, nell'artigianato, nell'arte, nella ricettività, nei servizi alla persona, nell'autoconsumo e nell'auto-mercato.

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Quello che abbiamo cercato di fare è stato orchestrare una
serie di attività che mettessero in gioco il riuso di questo
impianto apparentemente inadatto a qualsiasi destinazione
d’uso contemporanea che potessero rendere questo gigante
di pietra, grigio e monolitico, poroso alla vita dei cittadini di
Montalcino e di conseguenza a quella dei turisti.

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Gli intenti sono quelli di realizzare un tessuto
connettivo interno-esterno senza soluzioni di continuità la cui
efficacia passa attraverso l’analisi e il ridisegno della viabilità
mediante una gerarchia coraggiosa quanto rigorosa,
in grado di generare comportamenti nuovi e virtuosi,
oltre che pensare a funzioni originali e necessarie alla diversa
crescita inventando spazi nuovi mancanti nel resto della città.

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