recupero monastero
di san colombano
como 2019
L’immobile oggetto di intervento comprende più corpi di fabbrica fusi tra di loro tra cui quelli maggiormente riconoscibili sono l’ex monastero di San Colombano e il Palazzo Erba Odescalchi. Quest’ultimo a sua volta conseguenza di accorpamenti avvenuti in epoche anteriori tra la fusione di Casa Gaggi al Monastero. La proprietà si inserisce all’interno della Città Murata e occupa la quasi totalità di un intero isolato, definito sul perimetro dalle tre vie: Diaz, Indipendenza e Raimondi ed è vincolata come bene culturale archeologico, monumentale e artistico.
- © archivio archos

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Il principio fondamentale su cui si è basata la progettazione è stata la complessiva conservazione del bene storico. I piani superiori ospitano 19 unità abitative, il piano terra è totalmente adibito a esercizi commerciali e spazi aperti al pubblico che permettono una maggiore fruibilità del complesso valorizzando i percorsi interni, i porticati, le corti e i chiostri. Verranno prioritariamente privilegiate le attività terziarie legate al mondo dell’arte, della cultura e delle professioni e negate quelle eccessivamente invasive. L'obiettivo dell'attuale proposta progettuale è infatti quello di restituire l'utilizzo e la permeabilità del piano strada, aumentandone la porosità urbana e ricucendo i percorsi dell'ex impianto monastico con quelli urbani.