concorso | scuola materna
dolzago (lc)
2013
© archivio archos
L’inserimento nel contesto esistente mira a rendere l’edificio in continuità col suo parco, spazi interni saranno un unicum con quelli esterni, l’esterno si confonde e si compenetra con l’interno e le grandi finestra¬ture, o i piccoli tagli ad altezza di bimbo generano un unico pavimento. L’edificio si sviluppa su un unico livello, la semplicità dell’im¬pianto permette di avere una pianta chiara e una suddivisione degli spazi articolata soprattutto dalle vedute sul giardino esterno, ma tutt’altro che confusionaria. L’immediatezza degli scorci permette un controllo totale dell’intero spazio, affinché la supervisione del bambi¬no da parte dei tutori non si senta come limite ai suoi movimenti, ma come sicura autonomia.
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La scuola viene concepita come una casa, dove la sala principale richiama il grande soggiorno e le aule le stanze personali e più intime di ogni bambino. La distribuzione interna terrà conto del soleggiamento dei singoli locali e della loro esposizione prevalente, oltre che della necessità di suddividere le attività anche in relazione alle differenti età e al numero di bambini che ne prenderanno parte. Già dalla bussola d’ingresso ha inizio il percorso “autogestito” del bambino, il quale, guidato da forme e colori, si spinge all’interno dello spazio-asilo.
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