concorso | nuovo
complesso parrocchiale
bagheria (pa)
2021
© studio archos
Il paramento esterno della chiesa è in pietra di Comiso. Il suo basamento massivo e compatto, leggermente rientrato, realizzato a grandi blocchi, si riduce, si frantuma e si buca salendo verso la luce come se fosse lei a consumarlo, a masticarne le membrature anche in modo irregolare, anzi saranno le parti più esposte alla luce a corrodersi prima lasciandola penetrare all’interno.
© studio archos
La luce forte, bianca, mediterranea dell’esterno si attenua quasi a spegnersi all’ingresso per tornare forte, ma indiretta e riflessa dall’alto sull’altare. La pianta quadrata con la luce zenitale sull’altare consente di imporre un’unica gerarchia: centrale, vibrante di luce propria, sul Santissimo e la sua celebrazione, in grado da qui di irradiarsi nella chiesa per l’adorazione dei Santi, della Madonna, nella narrazione.
© studio archos
L’aula liturgica come una corte interna, un luogo collettivo illuminato e guardato dall’alto da un occhio vigile e solare all'interno della quale i fedeli si siedono in circolo attorno al celebrante che è tra loro, sollevato in alto solo dalla luce.
© studio archos
La nuova chiesa di Bagheria avrà caratteristiche climatiche ottenute mediante le antiche tecniche degli edifici mediterranei nord africani, rese possibili da un rapporto esatto tra l’aula liturgica (camera rinfrescata), la sezione e l’altezza del campanile (torre del vento). La depressione in aula provocata dall’effetto Venturi verrà utilizzata per la gestione bioclimatica, la ventilazione naturale e per il ricambio dell’aria primaria dell’intero impianto esattamente come avveniva nei monasteri medievali attraverso il campanile delle cattedrali romaniche cistercensi.