© mauro davoli
"A 15 km da Grosseto, un vecchio ovile in pietra, posto sull’antico percorso che dall’Ombrone va verso la montagna seguendo il crinale della collina, è stato trasformato, senza modifiche all’impianto primitivo, in cappella per funzioni religiose.
© mauro davoli
Una grande quercia, a fianco dell’ovile, individua il punto di maggiore concentrazione energetica; un orizzonte unico, dall’Argentario e l’Uccellina alla Val d’Orcia e al Monte Amiata. La religiosità in quel luogo era già altissima. L’equilibrio straordinario del sito non andava modificato; le aggiunte dovevano essere silenziose ma vive, perchè il luogo potesse rinnovare la propria energia".
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Il progetto ha previsto il mantenimento del corpo di fabbrica più antico e la demolizione delle superfetazioni, dichiarando in modo esplicito le aggiunte architettoniche necessarie alla nuova funzione. L’ampliamento, quasi fosse generato da una piccola esplosione trattenuta dai due vecchi muri, ha sollevato verso l’alto di quaranta centimetri il tetto in legno generando il presbiterio e l’abside della nuova piccola chiesa, ricuciti alle preesistenti murature da un infisso verticale. I materiali sono il legno, la pietra, gli intonaci dei colori delle terre locali.
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Materiali tradizionali e spazi semplici per esprimere una modernità al servizio di un cerimoniale antico e di uno stile di vita rispettosi del luogo e delle sue valenze sacre, storiche e naturali. I nuovi tamponamenti sono in legno chiaro come la croce, posta in un piccolo giardino seminato solo a prato, accessibile dall’interno della chiesa e protetto da un basso recinto realizzato con impasto di cemento e terra del luogo. Il campanile è costituito da una leggera torre di lamelle di legno grezzo rivolta verso il vento dominante.
© andrea ceriani
L’ingresso della chiesa è segnato da una porta in ferro, un piccolo pronao e un vestibolo per i monaci. L’aula, semplicissima, ha una capienza di circa cinquanta fedeli, un altare primitivo costituito da un monolito dell’Amiata appena squadrato.
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Il muro a valle presenta due bucature verso il mare e un’unica feritoia, a oriente, che cattura il primo sole. Gli apparecchi d’illuminazione, posti all’esterno, sono invisibili, cosicché la luce artificiale penetra nella chiesa da fuori come quella naturale.
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