concorso | umbria gallery
avigliano umbro (tr)
2012
© archivio archos
Ne scaturisce un progetto fortemente ancorato al territorio e nel quale l'ibridazione tra ricettivo e agricolo presuppone come caratteristica la promiscuità tra natura e architettura. Si tratta di costruzioni senza tempo che non aspirano a un'invenzione di forma, pensate come strutture temporanee ma con tutte le qualità per convertirsi in permanenti. Un corpo che vive, si difende, cresce e si modifica in funzione dell'uso e dei cicli della natura. Un fabbricato abitato si deve trasformare assieme ai suoi abitanti, forma e materiali si plasmano nella quotidianità di coloro che usano gli spazi.
© archivio archos
L'obiettivo è formare e favorire la circuitazione di giovani creativi, delle loro opere e delle energie nuove che ne deriveranno in grado di ibridare le culture di approdo, movimentandone l’economia, indicando prospettive nuove da cui guardare se stessi e gli altri, migliorando la qualità della vita.
© archivio archos
L’intervento dal punto di vista funzionale e morfologico è composto da 5 differenti aree le quali unite vanno a comporre un unico sistema armonico come stanze di un’unica casa: una sala polifunzionale con galleria d'arte open air, muri frangivento in balloni di fieno, un bed&breakfast, l'agorà e la galleria d'arte a cielo aperto.