casa unifamiliare
fiobbio di albino (bg)
1996La casa che Valeria, mia sorella, aveva comprato in campagna, su mio consiglio, era veramente brutta. Malamente costruita a cavallo della seconda guerra con materiali di recupero di nessun sapore, su un terreno fradicio e incoerente, avrebbe dovuto essere demolita e ricostruita, ma una serie di cavilli burocratici lo impedirono. Decisi allora di reinterpretare la sua forma con un intervento di risanamento filologico, minimale, riequilibrando e armonizzando dimensioni, bucature e allineamenti.
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© virgilio fidanza
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Quando l’impresa incaricata le si avvicinò, assistemmo al suicidio del fabbricato che con un lungo lamento si ripiegò su se stesso, fortunatamente senza danni alle persone. Senza dichiararne la morte decisi comunque di rispettare il progetto concessionato avviando una ricostruzione più coerente al mio credo biodinamico.
© virgilio fidanza
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