allestimento stand
castello banfi al vinitaly
verona
2017
© ezio manciucca
Visitare lo stand Banfi è entrare in una dimensione evocativa ed esperienziale, fortemente emotiva, collettiva, polisensoriale, una dimensione ritualistica.
© andrea folignoli
Due blocchi in legno di castagno bruciato uniti da due travi reticolari: uno angusto ma alto, dall’odore medievale, contiene il filtro d’ingresso; l’altro, diametralmente opposto, ospita la cucina, i magazzini e la scala che conduce al piano superiore dove trovano spazio stanze per consumare differenti vini e assaporare differenti storie.
© ezio manciucca
Vele di membrana semitrasparente percorrono i lati lunghi e su di esse immagini evocative: le colline accarezzate dal sole, gli alberi mossi dal vento e bagnati dalla pioggia, ombre in movimento in una contaminazione tra campagna e metropoli; odori, rumori, luci si alternano per immergere il visitatore nei riflessi di un vino dal sapore e dal profumo della macchia mediterranea.
© ezio manciucca
Ogni elemento progettato racconta la terra toscana: il colore scuro delle pareti è ottenuto mediante un’antica tecnica giapponese per la conservazione del legno, molto simile alla tostatura delle barrique; il pavimento è lasciato in ferro grezzo e il legno utilizzato è un larice naturale non trattato, come quello delle casse di vino da spedire lontano, imbevuto degli oli essenziali del lentischio e dell’elicriso, estratti per l’occasione.
© andrea folignoli
© ezio manciucca
© ezio manciucca
© ezio manciucca
© ezio manciucca
© ezio manciucca
© andrea folignoli
© archivio archos
© archivio archos
© archivio archos